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Un tifoso alla Ribalta (Irene)

Quarto appuntamento con la nostra rubrica dedicata a voi tifosi.

Abbiamo intervistato la straordinaria Irene, godetevi le sue dichiarazioni e un abbraccio a tutti voi tifosi Rossoneri!


Una breve bio di Irene.


"Ho 35 anni (per pochi giorni ancora), lavoro in un ISP di Roma e sono sposata da 8 anni con un romanista.

Non abbiamo ancora figli per scelta condivisa, ci sono ambizioni professionali, personali e di coppia ancora da perseguire, ma amiamo i bimbi (siamo gli zii preferiti dei figli di parenti e amici).

Tra i progetti di coppia in piedi, ci sono quelli di aiutare bimbi meno fortunati e nulla ci vieterà un giorno , che se non arriveranno naturalmente, di accoglierli in casa tramite adozione.


Ho una vita molto dinamica, a tratti incasinata (non ceniamo prima delle 22:30/23)...e, tra mille cose che faccio, c'è il rosso e nero a farne da contorno.

Amore puro quello per il Milan, rispettato dagli ambiti e dalle persone che frequento (comprese mamma e suocera che ogni tanto mi ricordano che all'età mia avevano i figli che facevano la comunione...RISATA)".


Come nasce la tua fede rossonera?


"Dico sempre che a Roma, ogni tanto, nascono persone intelligenti che tifano Milan.

La realtà è che il tifo per il Milan nasce dal mio primo impulso femminile: Italia '90, poster in camera della Nazionale, vedo Maldini e chiedo in quale squadra giochi.

Mia sorella, "gobba", dice per il Milan e li ho deciso di tifare per quei colori!

Poi mi sono affidata alla cultura calcistica di due laziali (papà e zio) e devo dire che i risultati da tifosa non sono stati poi così malvagi".


Quale partita porti in assoluto nel cuore?


"La prima, caro Andrea, avevo 10 anni, un bel 4-0 per la Lazio, espulso Maldini, autogol di Baresi.

Unico momento in cui papà ha provato a tirarmi verso la Lazio (i romanisti non lasciano scelta di tifo, i laziali sino diversi), ma io lì mi innamorai ancor di più del Milan.


Chi è il tuo giocatore simbolo e perché?


"Del Milan ne ho tanti, alcuni anche di secondo piani, se così si può dire.

Marco Simone ad esempio, quindi non riesco a farti un solo nome e mi permetto di dirtene tre:

Baresi: il Milanismo

Maldini: lo Stile Milan

Ibrahimovic: la cultura sportiva e la sua mentalità".


Qual è stata la tua prima volta allo stadio e/o San Siro?


"Prima assoluta all'Olimpico, quel Lazio-Milan descritto prima.

Prima a San Siro 1998/99 con il mio Uomo (papà'), il giorno di San Valentino.

Milan-Venezia 2-1( il ritorno del Venezioa in Serie A di quest'anno mi fa quindi scendere una lacrimuccia) e quell'annata fu davvero clamorosa per la nostra cavalcata scudetto, ma anche per quella della salvezza del Venezia stesso".


Il coro più bello?


"Alé, Alé, Alé Milan Alé, Forza Lotta Vincerai Non Ti Lasceremo Mai!

Mi ricorda Ancelotti dopo Manchester a San Siro.

Carlo é uno di quei personaggi che quando rivedo poi piango, che mi rende orgogliosa.

Non scorderò mai lo striscione dei gobbi "un maiale non può allenare" e poi gliel'hà alzata in faccia".


Come si gestisce la passione per il Milan a Roma?


"Sfottò a parte (ne faccio di continuo pure io), direi molto bene, sono molto rispettata.

Poi sarà perché sono donna, ma io ho sempre girato con i miei vessilli ben in vista.

La mia auto ha lo stemma e la sciarpa del Milan in bella mostra e non ho mai avuto problemi (ora scendo e trovo la macchina distrutta..RISATA).

Sono per tutti "Ire la Milanista" ed in linea di massima il mio carattere Zlatanista zittisce chiunque provi a dir qualcosa contro".


Come vivi le partite del Milan?


"Mi viene quel buco allo stomaco che scambio sempre per una colichetta.

Da casa comunque molto peggio, allo stadio almeno vedi un gran numero di persone nella tua stessa condizione e ti fai forza, ed é così per tutte le partite.

I derby, però, sono quelle che vivo peggio".


Indicami il tuo "11" perfetto fra i nostri giocatori del passato e del presente.


"Certo Andrea, ti lascio sottointeso il portiere, ho una ferita aperta in questo momento.


Cafù

Nesta

Baresi

Maldini

Rijkaard

Kessie

Gullit

Kaka

Sheva

Van Basten (Ibra).


Cosa ti aspetti dal mercato estivo?


"Vorrei un vice Ibra (Giroud sarebbe un grosso si) e uno da far crescere (Vlahovic perfetto), un esterno dx che ci assicuri un buon numero di gol (quel gobbo di Chiesa, per età e potenzialità sarebbe stato l'innesto giiusto in questo Milan) e le conferme di Diaz e Dalot (ottimo sia a dx che a sx).

Personalmente terrei anche Calha, ma in caso di addio con Ilicic o De Paul manterremmo un discreto equilibrio.

Dando per scontato che gli altri rimarranno tutti, Romagnoli compreso.

Comunque sia, mi fido della mia società, della dirigenza e del Mister il quale si é guadagnato la Champions League e trovo quidi giusto che possa dire la sua in ottica mercato.

Scusami, nota a margine per il mercato stesso, Maldini mostruoso, ma vorrei menzionare anche Massara, scuola Sabatini, al quale rimane per il momento ancora un passo indietro , ma che ha grossi meriti ed é una vecchia volpe".


Completa la frase : "il Milan é.......


"Semplicemente la costante della mia vita".


Ringraziamo Irene per la sua grande disponibilita'e simpatia, non dimenticate di seguirla su Twitter :

@irepoc85




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