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Un tifoso alla Ribalta (Resenzatrono)

di Andrea (Sir Genius)


Altro appuntamento della nostra rubrica per conoscere meglio i nostri fratelli rossoneri.

Oggi tocca a Resenzatrono, un fratello speciale con una storia speciale.



"Benvenuto, ci racconti qualcosa di te?"


"Ciao a tutti/e, sono Federico Fassina, nato a Milano il 23/02/1977, nonostante liceo scientifico e Università mai finiti, sono un broker in ambito elettronico.

Sposato e abbiamo una mini milanista di nome Sofia di 5 anni...già venuta in curva con me 3 anni fa ad un preliminare estivo caldissimo a San Siro".


"Hai conosciuto il mondo Milan da molto vicino, raccontaci qualcosa di quell'esperienza".


"Ho avuto la fortuna di poter passare anni stupendi (e faticosissimi per un giovane ragazzo) a Milanello.

Uscivo la mattina alle 7 per andare a scuola con la borsa o con la divisa del Milan, uscivo finite le lezioni correndo fino a Piazzale Lotto per mangiare un panino al volo al mitico bar rossonero da "Iano" e poi saltavo sul pullman del Milan direzione Milanello.

questo per 5 giorni la settimana tornando a casa ogni sera dopo le 21.

A volte non riuscivo ad andare nemmeno a scuola, doppio allenamento, anche con la prima squadra.

Era un Milan stellare.

Sempre a Milanello ho avuto la fortuna di poter fare da "birillo, per 10 giorni buoni, durante il ritiro dell'Italia di Sacchi prima del Mondiale di Usa '94.

Io e altri miei compagni siamo stati con loro per farli allenare nel migliore dei modi, con relative urla al megafono di Sacchi comprese".



"Cosa significa, per te, essere Milanisti?"


"Essere Milanisti per me significa solo una cosa: amare il bel calcio e tifare un club unico, un club magico, sentirsi parte di una "fede", é un dono del cielo.

Nulla é come il rosso e il nero, nulla!"




"Indicami la tua squadra perfetta, tra i nostri giocatori del passato e/o presente".


"La mia squadra perfetta?

La schiero con con un tanto amato 4-4-2.


Gullit

Gullit

Gullit

Gullit

Gullit

Gullit

Gullit

Gullit

Gullit

Gullit

Gullit".


"il mio esordio in prima squadra in un'amichevole infrasettimanale contro il Varese...dove ho fatto segnare Lentini".


"Il tuo giocatore simbolo e perché".


"Va oltre al semplice giocatore, lui é il mio unico Dio.

Ruud Gullit.

Il perché é facile.

Mi sono allenato con lui diverse volte, stiamo parlando di una sorta di Usain Bolt con il piedino fatato, un giocatore unico, devastante!

Il prototipo assoluto del calciatore moderno".


"La tua prima volta a San Siro e la tua prima in trasferta".


"Prima a San Siro, Milan-Como con mio padre verso fine anni '80.

La prima trasferta, se non ricordo male, fu un Parma-Milan".



"La tua partita leggendaria?"


"Indubbiamente Milan-Real Madrid 5-0, li capimmo tutti che il futuro sarebbe stato nostro per molti, molti anni".


"Completa la frase: il Milan é..."


"Vita, sudore, urla, pianti e felicita estrema!"


"Tra mercato e speranze da tifoso, come vedi il Milan del futuro?"


"Il Milan del futuro é il club italiano che tornerà nel posto che più gli compete.

Nell'Olimpo, quanto ci vorrà non mi importa.

So che torneremo là, in alto.

Ho pazienza e nessuna ansia o fretta, la nuova dirigenza è la nostra garanzia assoluta.

Sono abituato a vedere le partite e capirne un pò, non sono amante delle "figurine" da avere a tutti i costi".



"Il coro più bello?"


"Oh mia bela Madunina".


"Raccontami un aneddoto di una tua partita allo stadio".


"Milan-Ajax, goal di Pippo allo scadere.

Mi sono lanciato a volo d'angelo in curva, nel vuoto.

Mi sono ritrovato 10 gradini più sotto e conservo ancora una cicatrice sul culo da quella partita".


Grazie a Federico per averci dedicato un pò del suo tempo e ricordatevi di seguirlo su...

Twitter;

Resenzatrono

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